Bruno Conte, “Sottesi attrali”

INAUGURAZIONE

sabato 30 settembre 2017, ore 18:30
Via Urbana 110 – Roma

Le opere esposte sono costituite da costruzioni in legno con interventi di pittura e collage e rappresentano la scelta oggettuale dell’artista, che si è distinta nel tempo definendo delle immagini-evento. Un’autonoma quasi scrittura lineare vegetante viene suggerita nei suoi libri lignei, scrittura che continua sottintesa nelle essenziali quasi pagine dei “paginari” a parete. Opere concettuali che eludono una rispondenza illustrativa letteraria per agire nella capacità formale attuando una interiore metafisica.

«Il lavoro di Bruno Conte – scrive Bruno Corà nel testo del catalogo* (Edizioni Kappabit, 2017) – ha una valenza disorientante ed estraniante molto forte, appunto, con un grado di dissolvenza metamorfica costante che va dalla fisicità della manifattura alla metafisicità delle idee, dei pensieri e delle sensazioni enigmatiche, del tutto insolite. Egli ha rinunciato a molte forme, a molte concezioni, a molti luoghi poetici aventi ‘corso legale’ – per così dire – cioè entrati e accolti nella sensibilità di molti di noi; rinunciare ha significato per lui costruirsi un lessico concettuale formale, plastico e spaziale inedito; ha significato fissare lo sguardo sull’altra faccia della luna (almeno fino ai tempi in cui non s’era mai vista e non la si conosceva!) allo scopo di autostupirsi con la novità delle forme che sopravvenivano al cospetto del suo sguardo immaginario, puntato dove nessuno o quasi ha guardato come lui».

L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 15 ottobre, dalle 16:30 alle 19:30 (su appuntamento).


(*) Il catalogo della mostra (Edizioni Kappabit, 2017), con testo di Bruno Corà e un racconto di Bruno Conte, sarà presentato in occasione del vernissage.

CONTACT – Via Urbana 110 (Rione Monti), ROMA